Cosa vuol dire fare il giornalista oggi, e come si diventa giornalisti?
È ancora un mestiere che paga?
Come si può reinterpretare la professione di giornalista alla luce delle nuove sfide del mercato della comunicazione?

Sempre più spesso entro in contatto con colleghi della comunicazione che lavorano nel mondo del giornalismo.
Un mondo che, ahimè, non mi ha mai davvero attirato (seppur abbia maturato qualche esperienza in questo ambito, come il mio primissimo stage nel 2012).
E tra i motivi per cui professionalmente non mi attira – pur rispettandone i valori e carpendone i principi comunicativi – vi è una affermazione ricorrente, che mi è stata detta pressoché da ogni giornalista con cui sono entrato in contatto: il giornalismo non paga.
Non quello tradizionale, almeno.

Persino le grandi testate corrispondo un compenso davvero cospiscuo, a fronte dell’impegno e della professionalità necessari al fine di portare qualità nelle storie che si raccontano.
Per non parlare delle testate più piccole.
Lavorare come dipendente presso un sola testata, dunque, appare un modello di business (seppur “personal”) non più sostenibile.
Eppure… c’è un modo per emergere nel giornalismo, o attraverso il giornalismo.
Un modo fatto di un misto di ingredienti, tra cui:
- competenze generali di comunicazione, digitale e non
- storytelling, content creation e padronanza dei linguaggi multimediali
- approccio imprenditoriale
E questo “nuovo giornalismo” è perfettamente rappresentato da Damiano Crognali, giornalista, video storyteller e podcaster, noto anche come Il Bello del Web.
E bello lo è davvero, come persona e come professionista.
Ho avuto il piacere di discutere con lui, che attualmente lavora con realtà del calibro di Sky TG24, delle sfide rappresentate dalla professione del giornalista oggi, in un mondo in cui l’editoria tradizionale sembra in perenne crisi ma nuove opportunità nascono di continuo.
Opportunità che possono diventare occasioni per costruirsi un proprio percorso, del tutto originale e autonomo, nel quale far confluire le proprie competenze e le proprie passioni professionali.
Opportunità che Damiano ha colto, diventando qualcosa di nuovo nel mondo della comunicazione digitale.

Attraverso la sua storia, dalle esperienze nel giornalismo tradizionale in realtà come La7, dove Damiano ha contribuito nella digitalizzazione dei contenuti, poi in un’agenzia di comunicazione pubblicitaria tutta sua, e infine nel giornalismo freelance e video storytelling, ho avuto modo di raccogliere moltissimi spunti che, a mia volta, vorrei regalare a chiunque lì fuori sogni di raccontare storie.
Sì, puoi fare il giornalista.
O qualcosa di molto simile.
Ma devi reimmaginare la professione.
Prova ad ascoltare questo episodio, a rivivere l’esperienza di Damiano Crognali e a capire attraverso il suo punto di vista come diventare “nuovi giornalisti”, o “giornalisti 2.0”, spaziando tra il freelancing, competenze di storytelling (video, nel caso di Damiano, ma attualmente lui è molto attivo anche in ambito podcast) e imprenditorialità.
Ti lascio con una citazione tratta dalla nostra chiacchierata, che trovi incorporata in cima a questo post (o cercando Il CopyVoicer su tutte le piattaforme principali, come Spotify, Apple Podcasts o Spreaker):
Cerco di fare questo lavoro con la mia strada, come me lo immagino io e dove me lo immagino io.
Alla fine impari e capisci che puoi decidere tu il tipo di vita che vuoi.
Damiano Crognali
Se l’episodio ti piace, iscriviti al mio podcast sulla piattaforma che preferisci.
Buon ascolto!