Viviamo nel migliore dei mondi possibili, almeno per creare contenuti.
Guardati intorno: sei circondato da video, articoli, infografiche e podcast.
Prendi i video, ad esempio, uno dei contenuti più efficaci usati nel marketing.
Se pensi “Sì, ma chissà cosa ci vuole per creare un video di qualità professionale” ti do una risposta: meno di quanto immagini.
Il web è pieno di strumenti, app per mobile, programmi e piattaforme per creare contenuti multimediali di ogni tipo.
Non solo: trovi un’infinità di tool per ottimizzare anche i processi, come la gestione del tempo, la pianificazione editoriale e via discorrendo.
Insomma, oggi puoi diventare un vero e proprio editore e non te ne rendi neppure conto.
La buona notizia è che sei appena incappato in un articolo pieno zeppo di consigli per iniziare a creare contenuti di valore con le tue manine!
Cosa significa “contenuto”?
Contenuti di qua, contenuti di là…
Sì, ma… che si intende con la parola “contenuto”?

Diciamo che la definizione di contenuto può variare in base al contesto, e se volessimo fare una rassegna di tutte le definizioni esistenti questo articolo non finirebbe più, tu ti annoieresti e non torneresti mai più sulle pagine del CopyVoicer.
Sigh.
Però voglio fornirti un paio di esempi, così da farti capire chiaramente di cosa sto parlando.
Il Business Dictionary riporta questa definizione di contenuto:
materia testuale di un documento o pubblicazione in qualsiasi forma. Un contenuto è sia informazione che comunicazione: la somma totale dell’originalità, leggibilità, rilevanza e utilità dell’informazione presentata, e del modo in cui è presentata.
Il Content Marketing Institute, che come puoi intuire dal nome è un riferimento notevole in merito al “marketing dei contenuti” (ne parlo tra poche righe, tranquillo!), riporta invece la definizione di contenuto fornita dal suo fondatore Joe Pulizzi:
[un contenuto è] un’informazione persuasiva che coinvolge e diverte
concludendo che, in sostanza, un contenuto è un’informazione che fornisce un beneficio alla persona che ne usufruisce.
Per non divagare ti faccio qualche esempio di contenuti (nell’accezione che fa al caso nostro):
- articoli per blog
- immagini
- video
- podcast
- pubblicazioni cartacee (brochure, dossier, libri, riviste)
…e molto, molto altro ancora!
Pensa che esiste addirittura una tavola periodica dei contenuti, realizzata da Econsultancy.com.

Il punto è che se hai qualcosa da dire puoi farlo in moltissimi modi.
La domanda è: perché?
Perché creare contenuti?
Perché prendersi la briga di creare contenuti?
Potrei risponderti in un milione di modi, ma provo a racchiuderli tutti in un’unica risposta: perché i contenuti sono un potente strumento di comunicazione e possono aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi.
Come ti dicevo poche righe fa, i contenuti efficaci informano e al tempo stesso coinvolgono, creando un legame tra te e chi ti ascolta e aumentando le probabilità di ottenere ciò che cerchi.
Vediamo come puoi usarli nelle tue strategie di marketing o, più in generale, come possono aiutarti nella tua vita professionale.
Il content marketing in breve
Esiste un’intera branca del marketing focalizzata sul creare contenuti: il Content Marketing.
Mi faccio nuovamente aiutare dal Content Marketing Institute per spiegarti cos’è il content marketing:
il content marketing è un approccio di marketing strategico focalizzato sul creare e distribuire del contenuto di valore, rilevante e coerente per attrarre e mantenere un legame con un pubblico chiaramente definito. E, in definitiva, per condurre un cliente verso un’azione redditizia
Insomma, è un approccio di tipo editoriale mirato a realizzare e promuovere articoli, video, podcast e quant’altro con lo scopo di attrarre, “coccolare” e “convertire” il proprio target in clienti.
Lo fanno sia i grandi brand che le piccole aziende, e può farlo anche la tua (o quella per cui lavori).
Creare contenuti per fare personal branding
Il personal branding è, in estrema sintesi, il fare di se stessi un brand.
E dove c’è brand c’è marketing.
Quindi ti sarà facile comprendere che il content marketing è anche un ottimo strumento per fare personal branding.
Creando contenuti di qualità, infatti, dimostrerai di essere competente nel tuo ambito e questo contribuirà a migliorare ed accrescere la tua reputazione.
Se ti stai chiedendo “Ok, ma cosa pubblico e dove?”, bè, hai l’imbarazzo della scelta:
- articoli per blog
- video su Facebook o YouTube
- immagini su Instagram o Pinterest
- audio (podcast) su Spreaker, SoundCloud o iTunes
Scegli il formato o i formati che più ti si addicono e inizia a fare di te stesso un brand!
Creare contenuti per ottenere un lavoro
Puoi creare contenuti per ottenere un lavoro.
Parto con un esempio banale per poi mostrarti qualcosa di più articolato.
Se ci pensi, un curriculum vitae è un contenuto.
Principalmente di tipo informativo, sicuramente poco “coinvolgente” (a meno di soluzioni creative e non standard, che però non funzionano in ogni ambito), ma può essere considerato un contenuto.
E ci sono moltissimi programmi o servizi sul web per creare CV efficaci.
Ma andiamo oltre: puoi realizzare un video-curriculum, ossia un filmato in cui ti presenti e racconti ciò che sai fare.
Non ti basta?
Va bene: puoi realizzare un portfolio dei tuoi lavori.
Questo portfolio può essere un PDF sfogliabile, delle slide, un video, una brochure, un sito web.
Tutte cose che oggi puoi realizzare con una certa facilità.
Ancora: puoi proporre contenuti che dimostrino iniziativa, allineamento ai valori dell’azienda con la quale vorresti lavorare, competenze nell’ambito per cui ti candidi.
Ad esempio una presentazione di un progetto, un elaborato grafico, un montaggio video, una ricerca o caso di studio.
Qualsiasi sia la tua idea, puoi proporla creando un contenuto azzeccato, aumentando le probabilità di essere selezionato per il lavoro dei tuoi sogni.

Ed ora vorrei raccontarti due modalità che con me hanno funzionato.
Un paio di esempi che con me hanno funzionato
Molto spesso punto sulla realizzazione di contenuti realizzati appositamente in base ai miei obiettivi.
Talvolta, lo ammetto, anche non professionali: insomma, chi ha detto che con i contenuti non ci si possa anche divertire?
Ma sul lavoro mi è stato molto utile saper creare qualcosa di unico dal nulla.
Ti racconto due episodi in cui ho sbaragliato la concorrenza e sono stato selezionato proprio grazie a dei contenuti originali.
Poi ti dico finalmente come puoi realizzare i tuoi contenuti, promesso!
Come sono diventato uno speaker ascoltato da oltre 2 milioni di persone
Se sei su questo sito, avrai letto da qualche parte “CopyVoicer”, ossia una parolina che mi sono inventato di sana pianta per definire, nel più piccolo spazio possibile, cosa sono: un copywriter (in senso lato) che è anche speaker (o voice actor, per essere più precisi).
Bene: molti lavori di voice-over (speakeraggio) li ho ottenuti proprio realizzando contenuti audio ad hoc anziché sfruttando demo che avevo già pronte.
È così che ho ottenuto, ad esempio, il mio lavoro presso TheSoul Publishing, e ho contribuito con la mia voce a portare 1 milione di iscritti in 7 mesi sul canale Il Lato Positivo (assieme ad altre voci, tre maschili e due femminili).
Nel giro di poco tempo, gli iscritti sono poi passati ad oltre 2 milioni, e i video da me doppiati oltre 400.

Se sei curioso di ascoltare questa “magica demo” non hai che da chiedermela: contattami qui o su LinkedIn e sarò felice di condividerla con te.
Come sono stato scelto per lavorare per Dario Vignali (o quasi)
Un altro esempio?
Quella volta in cui, grazie ad un video, sono stato scelto per lavorare per Dario Vignali, un digital marketer e imprenditore di grande successo, individuato da Forbes tra i 100 italiani under 30 più innovativi e influenti del mercato digitale.
Ebbene, il suo team mi ha scelto per lavorare come copywriter per la sua realtà editoriale Marketers.
Bè, quasi: alla fine il posto è andato (comprensibilmente) ad uno degli allievi dei loro corsi (che io non ho frequentato), ma il mio video mi ha fatto comunque schizzare nella “Top 5” su oltre 200 candidati, facendomi accedere alle successive fasi di selezione.

Al di là della fattura specifica del video, al colloquio (perché poi ho superato anche le altre fasi, mica solo la prima!) mi hanno poi detto che a colpirli è stata l’idea in sé: sono stato l’unico a presentarmi con un video, sfruttando la casellina “Perché dovremmo scegliere proprio te” per inserirvi un link a YouTube (preceduto da un micro-copy efficace) anziché una breve auto-presentazione testuale.
Se vuoi guardare il video in questione, che ho provocatoriamente intitolato Perché NON dovreste scegliere me, ripeto quanto detto poco più su: contattami attraverso questo sito o su LinkedIn e sarò felice di mostrartelo.
E ora… vediamo come puoi creare contenuti efficaci oggi stesso!
7 risorse per creare contenuti di valore
Quali che siano le tue aspirazioni che vuoi realizzare creando contenuti, ecco 7 motivi per cui non puoi proprio più dire “Non posso farlo”.
1. Creare contenuti testuali: fonti sul copywriting
La forma di contenuto più “semplice” (a livello tecnico) che ci sia, ma al tempo stesso al cuore di pressoché qualsiasi altro: la scrittura.
Se sai “scrivere bene” sei solo a metà dell’opera: devi saper scrivere bene E in modo accattivante, specie se con i tuoi contenuti miri ad ottenere un risultato suscitando una reazione a chi ne fruisce.
Quindi devi imparare almeno un po’ di copywriting, una tecnica di comunicazione fondamentale.
Per tua fortuna esistono numerose risorse che puoi sfruttare gratuitamente (soprattutto se mastichi l’inglese), ad esempio i seguenti siti e blog:
- CopyBlogger.com
- il già menzionato Content Marketing Institute (ti ho già filtrato i risultati per la parola “copywriting”)
- il blog e le risorse di HubSpot.com, che rilascia anche numerose certificazioni con i suoi corsi gratuiti
Oppure puoi dedicarti alla lettura di libri come quello di Annamaria Testa La parola immaginata (a proposito: acquistandolo da questo link è come se mi offrissi un caffè, ma senza rimetterci un centesimo).
Ah, ovviamente anche qui su CopyVoicer potrai trovare risorse, guide o esempi sul copywriting.
2. Creare contenuti visivi: diventa un grafico (o quasi) con Canva
Mi perdoni chi fa il grafico di mestiere (ci ritorno negli ultimi paragrafi, promesso), ma oggi per creare immagini accattivanti puoi cavartela egregiamente anche con strumenti alla portata di tutti.
Primo su tutti: Canva.com, un programma utilizzabile direttamente online (traduzione: non dovrai scaricare nulla e avrai i tuoi progetti sempre disponibili anche se lavorerai da un altro PC, purché collegato al tuo account) attraverso il quale accedere ad una “tela virtuale” sulla quale sbizzarrirti con centinaia di combinazioni di template già pronti, font, colori, elementi vettoriali e foto stock.
Questo significa che con un po’ di pratica potrai creare agilmente infografiche, contenuti per Facebook, per Instagram o per altri social, presentazioni fighissime e tanti altri meravigliosi progetti visivi.
Davvero una delle più preziose risorse che abbiamo oggi per chi produce contenuti.
3. Creare contenuti video: Moovly e altri servizi per presentazioni animate
Diciamoci le cose come stanno: i video vanno alla grande!
Secondo HubSpot, un contenuto video può arrivare ad essere più efficace (aumentando il tasso di conversione) anche fino all’80% rispetto ad altri tipi di contenuto.
Fortunatamente, così come per le immagini, esistono tool e strumenti anche per creare contenuti audiovisivi accattivanti.
Te ne sparo subito un paio che puoi provare gratuitamente:
- Moovly.com, che ho usato per il mio primo video-portfolio
- Biteable.com, che uso tutt’ora per creare animazioni come la seguente
4. Creare contenuti audio: allestire un home studio con molto meno di 500 euro
Mai pensato ad un podcast?
Stando al Search Engine Journal siamo in un momento d’oro per produrre contenuti audio: i podcast hanno superato i blog in termini di popolarità sui motori di ricerca.
Perché non approfittarne per creare un tuo show “radiofonico”, dunque?
Oggi non hai più bisogno di uno studio da migliaia di euro: te ne bastano poche centinaia per tirar su qualcosa di professionalmente valido.
L’importante è avere:
- un microfono USB di buona qualità, come il Samson C01U Pro
- delle cuffie per monitorare il suono, come le AKG K240STUDIO
- un filtro anti-pop (opzionale ma consigliato: serve ad attenuare i suoni “esplosivi”, come le t e le p), come questo RobotsDeal
Altrimenti, qui hai una soluzione home studio pressoché completa:

E, nel caso non sapessi da dove iniziare, posso aiutarti io!
Dal 2019 offro consulenza creativa, formazione e assistenza tecnica a chiunque voglia metter su il proprio podcast (aziende, liberi professionisti o altri indipendenti) ma non ha idea da dove iniziare.
Se vuoi saperne di più, ti invito alla pagina dedicata al mio servizio di produzione podcast.
5. Trovare e organizzare il tempo per creare i contenuti: strumenti di gestione
Creare contenuti non significa “Ora butto giù due righe” né “Tanto con i programmini faccio un video in 5 minuti”: occorrono notevoli energie e risorse, siano esse intellettuali, economiche o di tempo per creare qualcosa di qualitativamente valido.
Ma… indovina?
Anche su questo fronte hai le spalle coperte.
Esistono numerosi “programmini” per gestire il tuo tempo e i tuoi progetti, ad esempio:
- Google Calendar, una vera e propria agenda elettronica che puoi gestire, in maniera sincronizzata, sia da desktop che, via app, da mobile
- Tomato Timer, uno dei tanti tool per applicare la nota “Tecnica del Pomodoro” (in breve: una scansione del tuo tempo libero in unità da 25 minuti l’una che, dicono gli esperti, aumenterebbe la tua produttività)
- KanbanFlow, per gestire progetti individuali o di gruppo
Non hai che da scegliere.
6. Trovare argomenti per il tuo blog: strumenti per la SEO
Se fai content marketing attraverso un blog, o in generale se vuoi studiare i trend del momento e capire quali sono gli argomenti più cercati sul web, puoi sfruttare i diversi SEO tool realizzati appositamente per questo, ad esempio:
- Ubersuggest, SEOzoom e Keyword.io: risorse preziosissime per studiare le parole chiave più cercate, quelle ad esse correlate e usare tante altre utili funzioni
- AnswerThePublic: un sito che, data una parola chiave, ti genera visivamente tutte le ricerche ad essa correlate (molte delle quali potrebbero benissimo essere i titoli dei tuoi articoli)
- Google Trends: come puoi intuire dal nome, un tool che consente di studiare le tendenze sul web
Con una combinazione di questi tool e quelli del punto precedente potrai organizzare efficacemente un bel piano editoriale.
7. Creare contenuti a partire da qualsiasi spunto, in qualsiasi momento
Hai avuto una brillante idea ma sei in metro e non sai dove appuntartela?
Hai beccato un articolo interessante ma non hai il tempo di leggerlo subito?
Niente paura: apri il tuo smartphone e scarica una di queste app!
- Telegram (in versione web, Android o iOS): molto più di una semplice alternativa a WhatsApp, consente tra le tante altre cose di salvare testi, link, immagini, video e altri tipi di file in una sorta di chat personale; questo in sostanza significa poterti appuntare praticamente qualunque cosa ovunque tu sia e avere facilmente accesso a quell’informazione anche cambiando piattaforma (infatti io lo uso sia sul PC che sullo smartphone)
- Evernote: un programma installabile su Chrome che consente di salvare qualsiasi “ritaglio” di pagina, immagine o porzioni di testo per potervi accedere in qualsiasi momento o condividerlo anche con altri
Grazie a strumenti di questo tipo potrai appuntarti qualsiasi idea, anche quella apparentemente più scema: non puoi mai sapere se in un secondo momento possa diventare un prezioso spunto per qualcosa di più grande.
Alla creatività fa bene non buttar mai via nulla.
Una precisazione: un tool non sostituisce un professionista
Wow, abbiamo finito… non ci credo!
Ognuno dei 7 punti toccati può essere ulteriormente approfondito e sviluppato, per cui resta sintonizzato sul blog del CopyVoicer per trovare nuovi spunti e consigli per creare contenuti strabilianti.
Prima, però, lasciami dire un’ultima cosa.
Queste 7 risorse per creare contenuti sono qualcosa di prezioso, ma naturalmente questo non significa che le varie professionalità specializzate siano divenute inutili.
Per fare un esempio: per quanto adori Canva proprio per la sua capacità di essere alla portata di tutti, avrà sempre i suoi limiti rispetto a programmi più complessi e sofisticati.
Mentre, se sei già un grafico o un designer, a maggior ragione Canva nelle tue mani risulterà ancora più potente.
E così per i video, il copywriting e così via.
Ogni aspetto che riguarda la creazione di un contenuto (testuale, video e via discorrendo) può essere ampliato e, di conseguenza, richiederà un grado di specializzazione tecnica via via maggiore.
Ad esempio per un certo tipo di filmato potresti aver bisogno di un videomaker esperto in effetti speciali 3D che simulano l’acqua, per dirne uno che mi sono inventato in questo preciso istante.
Il punto è che uno specialista saprà arrivare più in là.
Inoltre per creare contenuti sempre più complessi ci sarà bisogno di un lavoro di squadra, di una regia, di una visione d’insieme.
Insomma, tutto dipende dalla portata del contenuto che vuoi realizzare e dal tuo obiettivo: magari con Biteable non realizzerai un film, ma creerai comunque dei fantastici video da pubblicare online.
E nel frattempo ti farai le ossa prima di passare a progetti più complessi.
Un’altra precisazione (poi ho finito, giuro!)
In pratica tutto va contestualizzato e commisurato al caso specifico.
Se sei Netflix probabilmente non ti metti a fare una serie TV con Moovly (anche se è usato anche da brand consistenti, come Vodafone).
Ma il punto è che se vuoi esprimerti in maniera creativa ed efficace creando qualcosa di tuo non ti servono per forza risorse esagerate.
Specie per iniziare, o comunque per agire “in piccolo”, ad esempio sul tuo blog, sulle tue pagine social e via discorrendo, hai a disposizione un generoso assortimento di strumenti multimediali per realizzare articoli, immagini, video e podcast interessanti.
L’unico strumento che nessuno potrà mai darti
Sai qual è l’unica risorsa che nessuno potrà mai darti, né gratuitamente né al più caro dei prezzi?
La tua unicità.
Sì, intendo quel mix i cui ingredienti sono il tuo carattere, la tua visione, le tue esperienze e la tua creatività, e il cui risultato sei… bè, tu.
E nessun altro.
Una volta che padroneggi gli aspetti tecnici puoi dedicare più tempo ed energie alla parte creativa, che è il frutto di quell’unicità.
Perché, in fondo, ciò che conta davvero per creare un contenuto efficace è l’idea giusta.
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